Un sogno non devi rincorrerlo,
ma andartelo a prendere..


e così, quello che vedete qui sopra è proprio Slash.. ora nei Velvet Revolver. Ho sempre adorato questo chitarrista anche se non mi era mai riuscito di vederlo dal vivo.. cominciavo a credere che non esistesse nemmeno.. e invece.. succede così..
un sabato pomeriggio, piovoso, prendi la macchina e ti avvii verso l'idroscalo. Meta: Gods of Metal 2007. che in realtà, a parte un paio di nomi, non mi ha richiamato così fortemente come l'anno scorso (complice forse i 55 euri del ticket!). Arrivi, parcheggi, diluvia. pensi subito al ritiro. Ascolti i Thin Lizzy da fuori. poi piano piano la pioggia diminuisce. Decidi di scendere e di andare a respirare da più vicino l'odore del G.O.M. Salgono sul palco gli SCORPIONS e tu, da fuori, li intravedi. e vedi migliaia di fans sotto l'acqua. e la voglia, inevitabile, sale. Poi arriva il camioncino degli spurghi, cazzo c'entra dirai. ma poi rifletti. entra dal cancello laterale proprio davanti a te. si spalanca, vedi la luce. due cavie si precipitano dentro e vengono bloccate. gli altri quattro, più pazienti (come me), a pochi metri di distanza, scivolano dentro e si mischiano alla folla. al fango, alla pioggia, alla birra, alle luci, alla pelle e alle borchie del popolo metal. e senza nemmeno rendertene conto sei dentro. e l'impronta dell'All star nel fango sembra quasi quella di Armstrong sulla luna. That's one small step for a man, one giant leap for mankind. Anche per le movenze rallentate dovute al terreno non troppo affidabile.. Sembra di tornare indietro nel tempo. e quando poi, sul palco salgono tre quinti di quei Guns n' Roses ormai dispersi, ti viene il dubbio che non si sia davvero fermato tutto..

Vedi Duff che pesta sul basso, Matt che pesta sulle pelli e tu che ti saresti pestato se ti fossi perso tutto questo. è proprio così! Slash e Duff esistono e suonano da Dio.. Non mi dispiaciono affatto questi Velvet Revolver.. e poi quando fanno i pezzi di Stone Temple Pilots (ex band del cantante) e soprattutto quelli dei Guns non si capisce più niente.. è solo fango per terra e ricordi che riaffiorano..

e poi c'è quella chicca, Slash che esce con la 12 corde a doppio manico, e inizia un intro più che familiare. C'è il tramonto su Milano, dopo l'acquazzone, gli accendini in cielo e un coro unico, da pelle d'oca, che intona "Wish you were here" dei Pink Floyd..



Dopo di loro, ricomincia a piovere ma sul palco salgono loro, i Motley Crue, che aprono subito con Dr.Feelgood e Shout at the devil e la pioggia non si sente nemmeno più. Anche perchè i mini impermeabilini che vendono costano di più della birra e il popolo metal quindi sceglie la seconda. Loro sono invecchiati ma spaccano ancora parecchio. lo show è un concentrato di potenza, fuochi d'artificio, luci, fumo, petardi e fontane. Vince ha poca voce e fa cantare il popolo. Tommy, con una cassa enorme!, è forse l'unico ad avere tutte le energie di una volta e pesta davvero forte. Fa girare le bacchette anche dietro le orecchie e, con qualche bestemmia, promette di unirsi al pubblico sotto il diluvio, dopo lo show. (ps.cosa che ha fatto, a metà, portando una bottiglia di Jegermeister ai primi della fila..).. Di donnine se ne vedono pochine, rispetto allo standard, sul palco.. sicuramente nel backstage ce ne saranno state di più.. perchè certi vizi non si perdono mai.. come quello di crederci fino in fondo, in un sogno..
che se lo vuoi, te lo devi andare a prendere..

(questa è una delle poche foto che son riuscito a fare durante il live dei Crue..
dove però si può intravedere l'enorme cassa di Tommy..
complice la pioggia, il fango, il casino, non era per nulla facile scattare foto..
ma sono comunque tutte ben conservate nella mia mente)