in this Hour..

[Ora Tamir - Flames]
a quest'ora, un'ora
che vuoi che sia allora..
adesso.
un piccolo momento che non esiste,
ma domani sarà sole, caldo ed energia..
cose che non si possono toccare
ma si sentono.
si percepiscono.
Essenziali. Vitali.
Fondamentali.
Come tutte le cose che non si riescono a toccare.
Forse la differenza sta proprio lì,
ciò che occorre è impalpabile
e, teoricamente, non consumabile
impossibile
da usare male o addirittura da buttare.
Invece è proprio il contrario.
Nulla si crea, nulla si distrugge..
Forse è la verità.
A eccezione, appunto, delle cose fondamentali
che vengono quotidianamente distrutte
e molto difficilmente (ri)costruite,
forse perché in effetti è solo un trasformare.
un trasformarsi,
trasfigurarsi,
trasmigrare
naufragare
nel diluvio
nascondersi
[o meglio] confondersi
perché nulla è così brutto del nascondersi
mentre quanto è bello, nella vita, confondersi.
riprendersi.
sedersi.
perdersi.
guardare il sole.
riperdersi.
riprendersi.
e trovare, magari, una continuità stabile
in questo precario gioco di verbi,
in questo labile tempo
labile mondo
labile ora che non lascia segno
nemmeno vissuta
eppure passata.
Trovare ovunque
ciò che [ormai] non sta [più] da nessuna parte.
Nella mente.
nella menta.
piperita,
una pepita
una piccola pagliuzza
nel setaccio a casaccio,
nell'occhio brucia,
arde come fuoco.
e allora è l'occhio che piove
lacrime per spegnerlo
e [poi] per averlo spento.
Molto più di un'ora,
allora.
Molto più di un'ora,
Signora.
Molto più di un'ora,
a quest'ora.
Molto più di un'ora,
che soffia sulla pelle
e sul tempo.